Reportage del seminario sul fenomeno del People pleasing
Il 6 Maggio 2023 il nostro sportello Kairòs ha tenuto un seminario gratuito sulla tematica del people pleasing dal titolo “Mi piaccio solo se piaccio a te!”
Vi siete mai interrogati sul desiderio di piacere e compiacere l’altro e sul timore di deluderlo? Sabato pomeriggio abbiamo trascorso piacevolmente due ore insieme parlando di questo e di tanto altro connesso al fenomeno del people pleasing.
Il people pleasing è un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensa tanto da essere diventato negli ultimi anni un argomento di tendenza. Per i cosiddetti “accontentatori” (people pleasers), occupare un posto nella società e trovare il proprio posto nel mondo, significa compiacere gli altri e non ha importanza se il sacrificio è quello di calpestare la propria natura, falsificando i propri bisogni e desideri.
Provando a delineare un profilo del cosiddetto people pleaser, è possibile affermare che costui è un individuo che orienta il proprio agire sul bisogno esagerato di compiacere gli altri, spesso a causa di una scarsa autostima e assertività. Il “compiacente” sente di essere incapace nel porre dei limiti e di venire meno ad eventuali richieste per paura di non essere accettato o di perdere l’approvazione, plasmandosi a seconda di dove si trovi o di chi abbia davanti. La paura di non essere all’altezza, che accompagna il senso di colpa, può assumere forme diverse e con il tempo diventare un’emozione indipendente dal giudizio esterno. L’ansia che accompagna il sentimento di inadeguatezza è indipendente dalle reali capacità della persona, dai successi ottenuti e dai giudizi degli altri, piuttosto sembra essere alimentata dalla presenza di un giudice interno sempre pronto a colpevolizzare la sua vittima, sentenziando su tutto ciò che fa. Queste sono le vittime di quello che Paul Watzlawick definisce come “successo catastrofico”.
Perché la psicoterapia è utile?
- Individuando i pensieri ed i modelli disfunzionali che sono alla base di questo disagio, in psicoterapia si prende consapevolezza e si sperimenta un modo differente di stare in relazione con gli altri, più autentico e meno basato sulla richiesta di consenso.
- La relazione d’aiuto è basata sull’assenza di giudizio, sull’accettazione di sé e dell’altro, risaltando limiti e risorse, e sull’ascolto empatico. Il terapeuta funge da specchio per il paziente e permette di elaborare vissuti ed emozioni che nella sua vita sono alla base del disagio psichico. Dunque, la relazione con il terapeuta rappresenta un modello di relazione positiva che il paziente gradualmente interiorizza e attualizza nelle relazioni esterne.
Proponiamo alcune foto del pomeriggio passato insieme al termine del quale ci siamo salutati con un piccolo rinfresco…il nostro PSYCOAPERITIVO!
Auguriamo a tutti una rilassante e riconciliante pausa estiva.
Vi aspettiamo a Settembre con importanti novità!!!!